Descrizione
Con fava Tonka si intende il seme chiamato cumaru contenuto nel frutto dell’albero Dipteryx odorata (appartenente alla famiglia delle Fabaceae, la stessa dei fagioli) che cresce nelle foreste amazzoniche venezuelane e brasiliane, in Guyana francese e Trinidad.
La pianta che produce i semi di fava Tonka raggiunge i 25 metri di altezza e 1 metro di diametro: è una pianta arborea tropicale fruttifera.
Il seme di fava tonka ha un alto contenuto di cumarina, (fino al 10%) una sostanza anticoagulante che è presente, in minor quantità, anche nella lavanda, nella liquirizia, nella cannella e nelle fragole.
I Semi acquistano con l’essiccazione una gamma di aromi connubio tra mandorla, vaniglia e miele con sentori di erba appena tagliata e tabacco: questo aroma è dovuto alla presenza della cumarina, un composto aromatico (isolato nel 1868) chiamato ‘cumaru’.
Cucina
In cucina l’uso della fava Tonka è recente. La fava Tonka si trova in commercio essiccata e ha un sapore simile a quello delle mandorle, con delle note affumicate e speziate. Il sapore vanigliato (spesso viene infatti usata al posto della vaniglia) si sposa bene con il cioccolato, nelle creme al latte, budini, creme brulé e gelati. In Sud America i semi vengono trasformate in una pasta che è aggiunta al latte per ottenere una bevanda dolce. Si sposano molto bene anche con la zucca (da provare una spolverata nella zuppa di zucca).
La fava Tonka deve essere grattugiata (come la noce moscata) in piccole dosi all’ultimo momento, per mantenere l’aroma, e poi aggiunta agli altri componenti della ricetta. Le note aromatiche ne suggeriscono l’impiego anche nei cocktail, specie se includono whisky e cognac. Si usa grattugiata in piccolissime dosi all’ultimo momento (per mantenere l’aroma) soprattutto nei gelati, nella panna cotta, nella creme brulé, nelle torte alle mandorle.
Proprietà benefiche e controindicazioni
Tra i possibili benefici, sembra che le fave di Tonka abbiano effetti sedativi e che possano agire come calmanti della tosse.
Assunta in piccole dosi non desta preoccupazioni per la salute, ma a causa dell’elevato contenuto di cumarina, sostanza dagli effetti anticoagulanti, ne è sconsigliato l’uso ai soggetti che soffrono di difetti nella coagulazione